Premessa
Vogliamo presentare il tema dell’acqua pubblica in
particolare quella del nostro paese il quale era ricchissimo d’acqua un tempo.
Cervaro inizialmente aveva un'enorme disponibilità d’acqua per alimentare:
fontanelle, lavatoi e fontane monumentali. Con il passare degli anni, però,
questa grande risorsa d’acqua è diminuita notevolmente. Non sappiamo le cause
precise di questa diminuzione, ma adesso che nei telegiornali sentiamo
continuamente parlare di sofferenza idrica, ci rendiamo effettivamente conto di
quanto questo bene primario sia importante. Quando
l’acqua era tanta alimentava utili lavatoi per lavare gli indumenti ed era
anche luogo di ritrovo per molte donne. Le ragazze facevano lunghi cammini per
andare a prendere l’acqua con delle anfore tipiche: le cosiddette “cannate”
(recipienti cervaresi con capacità pari
a circa undici litri). Giovani fanciulle approfittavano di questo bisogno per
incontrarsi a chiacchierare e, talvolta, scambiavano sguardi di confidenza con i giovanotti e non come accade oggi il
profilo Instagram! Anche i lavatoi aggregavano visto che non tutte le case
avevano acqua corrente e tantomeno lavatrici, ma purtroppo di questi è rimasto ben poco visto che la maggior parte di essi è stato demolito. Di seguito sono descritte le principali quattro fontane monumentali del paese.
Eugenia 3B
FONTANA FADONI
Cervaro è una città
ricca di monumenti storici una in particolare è la fontana FADONI. Questa
fontana fu realizzata tra il 1825 e il 1835 dal maestro Angelo Tomassi, la fontana ha una forma ad
arco e sopra c’è inciso lo stemma della città. L’acqua fuoriesce da tre
cannelle d’ottone brunito inserite in tre sculture e al centro una testa
leonina. La fontana è divisa in due vasche laterali: a un lato il lavatoio e
dall’ altro un abbeveratoio. Nella costruzione sono stati utilizzati materiali romani
in particolare nella pavimentazione adiacente. Secondo la tradizione locale, ad
una colonna antistante la fontana, venivano legati e fustigati i malfattori e
le donne di malaffare.
Fonti: Cervaro Storia-Arte
–Tradizioni di Rizzello/Mollicone
FONTANA DELLE QUATTRO STAGIONI (o Acqua Candida)
La fontana delle quattro stagioni si trova nella piazza
principale del paese. Questo monumento rappresenta il centro di Cervaro e viene
utilizzata come punto di riferimento. E’ stata costruita nel 1909 per poi
essere stata distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra
Mondiale. Appena fu costruita, l’acqua
dello zampillo arrivava a circa 5 metri. La fontana delle quattro stagioni,
viene utilizzata per manifestazioni del
paese. Sul pavimento di questa fontana è inciso l’altezza sul livello del mare,
cioè 250m. Sulla parte centrale della fontana ci sono 4 putti. Ci sono, inoltre, 4 tartarughe dalle quali sgorga
l’acqua che disseta i paesani.
FONTANA DELLA FORMA
La fontana della forma è la più antica di Cervaro, ed è
stata menzionata dall’abate Bernardo Ayglerio del 1273, redatto a San Germano.
Si trova in piazza San Paolo sotto il platano secolare sopravvissuto alle
guerre. Questa fontana esiste dal XIII secolo, fu ricostruita una volta, nel
1692, e un’altra volta ancora nel 1962, come si legge sulla lapide che si trova
sul frontone della fontana stessa. L’ultimo rifacimento ha modificato il
precedente aspetto offerto dalla struttura in pietra, di cui sono rimasti
solamente i 3 mascheroni con le rispettive “cannelle” di bronzo, il resto è
stato sostituito da mattoni di terracotta.
FONTANA DEL GIUBILEO
E’ la più giovane delle fontane di Cervaro ed è stata
realizzata in occasione del giubileo del 2000. La posizione è la stessa dove
era posta una piccola fontana di ghisa, sostituita con una bifora antica
ritrovata nel centro storico
in via
Vaschie e donata da un privato. La bifora è incassata in un muro su cui c’è
scritto città di Cervaro A.D. 2000, presenta un vascone in cui cade l’acqua da una
cannella a forma di testa di leone. Questo progetto è stato voluto
dall’Amministrazione in collaborazione con un’associazione per la rivalutazione
del centro storico. Abbiamo un bozzetto dell’idea iniziale realizzato dal
nostro prof. Alessandro Maraone .
Manuel e Matteo 2B
Conclusione
Dopo aver illustrato le principali fontane monumentali del
nostro paese, al fine di apprezzare maggiormente questo bene primario e la storia che ci raccontano le fontane, ci terrei a fare una raccomandazione: prendersi cura di questi
utili beni storici del paese evitando atti di vandalismo e incuria.
Eugenia 3B