mercoledì 30 novembre 2022

Una classe "intrecciata" e variopinta

 

Questa esercitazione grafica con i colori acquerellabili mi ha aiutata molto a capire l’applicazione della  tecnica in questione. Vederli scorrere tutti insieme mi fa pensare all’intreccio di rapporti che si creano nel gruppo classe con le diverse personalità rappresentate dalle forme e dai colori. Le linee intrecciate, secondo me, possono significare proprio questo: a volte abbiamo qualche diverbio, ma siamo uniti e ci aiutiamo a vicenda come per la realizzazione di questo lavoro, in cui ci siamo dati consigli e ci siamo scambiati il materiale. Il risultato? Un bel colpo d’occhio!

                                                                                           Chiara  IIIB



mercoledì 16 novembre 2022

I coniugi Straus e l'affondamento del Titanic


Isidor  Straus restò sulla nave insieme alla moglie Ida. Parliamo della tragedia del Titanic avvenuta nell'aprile del 1912 in cui morirono circa 1700 persone tra cui Isidor e Ida Straus.  Ida quel giorno disse una cosa molto bella ovvero: "abbiamo vissuto per tanti anni insieme, dove vai tu vado io" (cit. dal film "Titanic").

Cominciò nel 1909 la costruzione dell' inaffondabile Titanic che venne finita nel 1912, il transatlantico era la più grande nave dell' epoca con una lunghezza di 269 Metri, alta 53 metri e pesante circa 46.328 tonnellate e poteva raggiungere la velocità di 23 nodi.  Il Titanic salpò dal Porto di Southampton in Inghilterra nel 1912 con più 3.000 passeggeri divisi in tre classi. La prima classe era arredata in stile georgiano divisa in due grandi ambienti separati da un arco sostenuto da due colonne con capitelli corinzi, nel Titanic inoltre per i passeggeri di prima classe c'era un angolo fumatori ispirato alla Reggia di Versailles e un angolo per scrivere e conversare con gli altri passeggeri e per ultimo i passeggeri mangiavano in una grande sala con la musica.

Erano passate le 23 del 14 aprile quando un iceberg aprì un solco di più di 90 metri su 5 scompartimenti stagni e in poco più di 2 ore e mezzo il gigante si inabissò.  Vennero calate le prime scialuppe, mezze vuote, con la regola: prima i bambini e le donne e passata un'ora  il Titanic chiese aiuto alle altre navi . Il RMS Olympic sentì il segnale e cambiò rotta per andare ad aiutare la sorella, rispose anche il piroscafo inglese Californian che andò a prestare aiuto ma arriverà solo la mattina dopo.  Dopo l'affondamento del Titanic la compagnia venne interrogata ben bene e si scoprirono fatti scioccanti come per esempio il fatto che le scialuppe del  Titanic erano solo 20, peccato che per salvare tutti servivano 60 scialuppe tolte dalla stessa compagnia perché sarebbero state ingombranti e non permettevano di  ammirare il paesaggio !

Il relitto del Titanic giace a 4000 metri nell' oceano Atlantico e venne scoperto nel 1982 da Michel Balard. Il transatlantico non resterà visibile molto a lungo perchè, secondo gli scienziati, è destinato a scomparire. Già oggi si presenta come un cumulo di macerie arrugginite, diviso in due pezzi, con i resti di migliaia di passeggeri tra cui gli indissolubili coniugi Straus.


 Gaetano 3B

lunedì 7 novembre 2022

I tre requisiti di un "leone" del Frosinone Calcio

 


Salve, sono Massimo, ho 12 anni e frequento l’Istituto Comprensivo di Cervaro classe III A. Sono ben 6 anni che pratico regolarmente attività calcistica di cui gli ultimi 2 nel settore  giovanile professionistico del Frosinone, squadra che milita nel campionato di serie B, attualmente capolista! Per mia esperienza personale trovarsi in un contesto calcistico  importante come quello del Frosinone, che rappresenta la massima espressione del calcio qui in provincia, non basta solo dedizione e passione, ma ci vuole sacrificio, serietà e coraggio.

Sacrificio: purtroppo devo mettere da parte le mie amicizie, devo percorrere tanti kilometri per allenarmi e anche per gli incontri. Gli allenamenti sono tre a settimana, intensi e faticosi e si praticano all’aria aperta anche in condizioni metereologiche avverse. Si possono disputare anche più partite a weekend.

Serietà: nel momento in cui si intraprende un tale percorso ci si sente in dovere di dare il massimo tutti i giorni. Negli allenamenti si apprendono nuove tattiche di gioco e c’è il rischio, qualora dovessi assentarmi, di non giocare la partita.

Coraggio: mi trovo nella prima squadra dei giovanissimi professionisti under 13 dove si disputa il campionato “lega pro” le cui squadre sono di livello nazionale, come per esempio Roma, Lazio, Perugia e tante altre. Il coraggio sta nel confrontarsi con ragazzi altrettanto bravi, seri e con tanta voglia di fare. Con la consapevolezza che la strada è lunga e difficile, concludo col dire che tanto coraggio serve anche per avere dei buoni risultati anche nella scuola, affrontare la vita in maniera inquadrata, piacevole e salutare.

Massimo 3A

Garibaldi: un eroe in blue jeans

 


Patriota, generale e uomo politico, nato a Nizza nel 1807 e morto a Caprera nel 1882. Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a molte insurrezioni in Italia, visse alcuni anni in America. Rientrato in Italia, dopo la proclamazione della Repubblica romana, ricevette l’incarico della difesa di Roma. Sconfitto dai francesi fuggì all’estero. Al rientro in Italia divenne sostenitore della monarchia sabauda. Garibaldi riavviò il processo di unificazione d’Italia, con l’impresa dei 1000, che consentì di unire il Mezzogiorno al Piemonte e quindi di giungere alla costituzione del regno d’Italia nel 1881. Per le sue imprese è considerato uno dei più grandi artefici del Risorgimento italiano. Negli ultimi anni della sua vita scrisse tre romanzi: Clelia o Governo del Monaco, Cantoni il volontario, i Mille e inoltre compose versi in lingua italiana e francese. Negli anni di gioventù fu un ragazzino molto vivace e coraggioso e anche un abilissimo nuotatore; diceva di essere nato anfibio. Egli era in realtà rosso di capelli, con occhi castani e naso aquilino, quindi non era il bell’uomo che è stato idealizzato nelle raffigurazioni. Inoltre era molto affezionato ai suoi animali, in particolare alla sua cavalla "Marsala".

 

In una teca nel museo centrale del Risorgimento di Roma, si trovano i jeans più vecchi del mondo, quelli di Garibaldi. Sono del 1860 e hanno una toppa sul ginocchio sinistro (nei pressi dell’Altare della Patria a Roma, con un biglietto di 12 € si entra al museo). I jeans, in origine venivano da Genova, che li fabbricava fin dal 1600, questo speciale tessuto resistentissimo, veniva usato per le tute dei marinai del porto e anche per fare le vele. Blue jeans sta a significare "blu di Genova" che tanta fortuna avrà in America. 


Eva 3B  illustrazioni Mirko 3B

giovedì 3 novembre 2022

Nuova scuola: tra sogno e realtà

 La scuola secondaria di primo grado di Cervaro è in costruzione, è stata demolita quella vecchia, tranne la palestra, e tra meno di un anno, così dicono, avremo una scuola nuova di zecca. L’aspetto è molto bello a giudicare dai prospetti, ma come sarà organizzata internamente? Noi ragazzi abbiamo delle aspettative, alcune realistiche e altre che rimarranno solamente nel mondo dei sogni.

Ehi, sono sicura che tutti almeno una volta ci siamo immaginati la nostra scuola dei sogni. La maggior parte di noi l’ha immaginata da piccoli ma ora che siamo cresciuti siamo più realisti, ci chiediamo se ci saranno stanze o laboratori per corsi di ceramica, arte, informatica e scienze, se le aule saranno spaziose e ben arredate. Qualcuno non ha interesse che sia costruita una nuova scuola poiché le vorrebbe vedere tutte distrutte da un meteorite, ma siccome abbiamo imparato la DAD si farebbe comunque lezione. E poi vogliamo parlare dei professori?  Secondo me dovrebbero essere agevolati nel loro compito, dotandoli di strumenti adeguati e facendoli stare più comodi nel loro lavoro.

Maya 1°A   

Come vorrei la mia scuola, corrisponde ad un sogno che ho fatto recentemente. Era bella e aveva la piscina con un angolo in cui c’era l’idromassaggio, verso la segreteria si passava prima in una zona dove c’era un bar, simile ad un chiosco, con zona all’aperto e un terrazzino, si poteva vedere la tv con le partite di calcio. Era solo un sogno ma pensandoci bene in maniera realistica avrei dei desideri che corrispondono a una scuola ideale come per esempio gli ambienti tutti colorati e spaziosi in cui si può girare liberamente e recarsi dai professori che hanno ognuno le proprie aule. Dove, inoltre, si possa mangiare quando si ha fame ed il personale dovrebbe più assomigliare a dei veri e propri camerieri che a semplici bidelli.

 Andrea 2°A    

In attesa che venga finita la nuova scuola, immagino la scuola ideale dove le classi hanno un unico grande tavolo attorno al quale si fa lezione, per lavagna un maxi-schermo adatto pure a proiezioni cinematografiche, un’aula relax dove ci siano i distributori di cibi e bevande e divanetti su cui sedersi. Dovrebbero esserci, inoltre, strutture per praticare quanti più sport possibile, compreso quello che a me piace tanto: l’automobilismo. Ecco perché sogno una scuola con annessa una pista di kart… ma temo che rimanga solo un sogno.

Carlo 2°A   

La mia scuola ideale dovrebbe avere uno spazio all'aria aperta con un bel prato e delle panchine per fare ricreazione, con un grande gazebo per ripararci in caso di pioggia.  All'interno dovrebbero esserci dei laboratori scientifici e artistici e anche una stanza relax dove potersi riposare su divanetti all'ultima ora. Vorrei tanto una palestra enorme con tutti gli attrezzi possibili, una stanza per ogni strumento musicale insonorizzate per non disturbare  gli altri. Vorrei anche un bar all'interno così quando non ho la merenda la posso comprare. Inoltre per evitare il troppo peso dei libri sulle spalle vorrei un armadietto personale.

Sofia 1°B

Secondo me nella nuova scuola bisognava ricostruire una palestra grandissima, al posto di quella che c'è, in cui ci siano gli attrezzi per tutti gli sport e si organizzino tornei. Farebbero comodo gli armadietti in stile americano per riporvi i libri e avere una chiave personale. Mi piacerebbe che ogni materia avesse una classe in cui recarsi a lezione dal professore, un po' come fanno in Francia.  Vorrei tanti laboratori per le materie pratiche e infine un parco verde per attività ricreative.

Gabriele L. 1°B

La scuola che immagino deve avere le aule abbastanza spaziose con banchi personalizzati, con targhette con inciso il nome e armadietti personali, vorrei che ci fosse la LIM insieme alla lavagna normale. All'esterno dovrebbe esserci una vasta area verde con un uliveto così quando è tempo del raccolto possiamo, tutti insieme, produrre l'olio, visto che quello di Cervaro è prelibato. Sempre all'esterno ci dovrebbero essere delle panchine  per la ricreazione e altre attività da fare con i professori. La palestra dovrebbe essere piena di attrezzi ginnici con annesso campetto da calcio. Per le attività scientifiche, chimiche, artistiche e musicali bisognerebbe avere le attrezzature e rimanere il pomeriggio fino alle 16:00 possibilmente con un servizio mensa. So che probabilmente non si può avere tutto ma speriamo che almeno  qualcuna di queste mie idee venga realizzata.

Gabriele R. 1°B

Mi piacerebbe che la nostra nuova scuola non sia come le altre. Anche se questo è un piccolo paese, vorrei vantarmi di avere il miglior istituto della regione. Una scuola invidiata da tutti in cui le nuove richieste di ammissione siano continue anche nel mezzo dell'anno scolastico. Immagino tante sezioni con tante aule e laboratori, molti bagni, una palestra attrezzata per vari sport e un campo da calcio all'esterno. Il vero vanto dovrebbe essere una piscina per poter seguire corsi di nuoto. Le attività dovrebbero essere di tipo laboratoriali per ogni materia e il tempo per la teoria fatta in classe ridotto al minimo. Sono consapevole che tutto ciò non verrà realizzato ma spero che la nuova scuola sarà comunque un vanto per il nostro paese.

Chiara 3B




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