lunedì 27 marzo 2023

In pratica... il sistema solare


 

E’ stato molto interessante fare questo progetto non solo dal punto di vista tecnico, ma è stato anche utile per imparare gli argomenti di scienze. Ma la cosa più importante è che abbiamo passato molto tempo insieme, all’inizio non eravamo molto contenti, ma poi, piano piano, ci siamo conosciuti meglio riscoprendo il piacere di condividere il lavoro divertendoci. Devo ringraziare la scuola, perché i miei amici sono il regalo più bello che mi ha fatto. Questo lavoro consisteva nella realizzazione di un plastico del sistema solare. Tutti modellini erano belli e ognuno diverso dall’altro.

Eva 3B


Gruppo di Francesco M., Chiara, Elisabetta Eugenia 3B


Abbiamo iniziato da una scatola di cartone, rivestita poi con cartapesta.
Mischiando vari colori abbiamo dato l'idea dell'universo facendo macchie con una spugna. Ci siamo divertiti a disegnare particolari e ad attaccare palline di polistirolo per farle sembrare stelle e da queste abbiamo trovato le costellazioni.
Abbiamo poi trasformato palline di polistirolo in pianeti, con colori accesi e ben visibili.
Successivamente è stato fatto il sostegno per appoggiare e far girare i pianeti e dei buchi per far passare le lucine.
Per la scritta abbiamo usato la gomma EVA, stampando prima le singole lettere per avere la forma precisa.


Gruppo di Leonardo, Eva

Il nostro modellino si distingueva dagli altri in quanto è stato concepito con un’impronta ecologica,la realizzazione è stata eseguita con materiale trovato in casa, soprattutto cartone riciclato. Abbiamo preso una scatola che non serviva più e l’abbiamo rivestita con del cartoncino nero che già avevamo, in modo da rappresentare la galassia. Per realizzare i pianeti abbiamo usato delle palline di polistirolo avanzato da un altro lavoro. L’opera è stata completata con bigliettini informativi e una bella copertina per la scatola.


ALTRI GRUPPI

Gruppo di Alessio, Federico, Francesco T., Piercarlo



Gruppo di Fabio, Mirko, David, Auron


giovedì 23 marzo 2023

È meglio vivere in campagna o in città?

Campagna o città? Questa è la domanda che si pongono le persone quando si trasferiscono in un luogo a loro sconosciuto. Di solito preferiscono vivere in città per i comfort e per il lavoro. Personalmente preferisco vivere in campagna perché in quest’ultima c’è più dialogo tra i cittadini e c’è più socializzazione. Questa scelta è influenzata dal fatto che vivo in un piccolo paesino chiamato Cervaro. A differenza della città, Cervaro gode di un sistema di autoproduzione di prodotti alimentari come olio, vino e verdure varie. Generalmente nei paesaggi collinari si trova l’allevamento di diversi animali, principalmente di bovini e ovini. Diversi prodotti acquistati nei mercati settimanali sono a “kilometro zero”, ovvero prodotti lavorati dalle famiglie del paese. Infatti sono a conoscenza di alcuni genitori di miei compagni di classe che svolgono questo tipo di attività. Le costruzioni di paese sono differenti dalle abitazioni di città difatti, quest’ultime, sono prevalentemente popolate da palazzi che ospitano numerose famiglie, 

diversamente dal paese dove le costruzioni si sviluppano in case prevalentemente singole. Altra prerogativa dei paesi è il centro storico che si sviluppa nella parte più antica caratterizzato da strade strette non accessibili al traffico con pavimentazioni di sampietrini. I giovani abitanti del paese sono quasi sempre impegnati nelle attività ricreative messe a disposizione dalla parrocchia come ad esempio il campo da calcio e giochi di aggregazione, dal Comune come ritrovo per grandi e piccoli: campo di bocce, circoli per anziani, parco giochi per bambini e associazioni come i Boy Scout, utile alla formazione fisica, morale e spirituale della gioventù. Queste aggregazioni offerte ai giovani permettono ad ognuno di essi di sentirsi più al sicuro evitando cattive compagnie e situazioni spiacevoli di tipo delinquenziale. Queste attività svolte dai ragazzi sono favorite anche dal fatto che il nostro paesino ha un clima stabile, tranne quando è inverno e tirano venti forti e gelidi. L’estate è la stagione favorevole di Cervaro. Grazie all’abbondanza di vegetazione il clima è sempre fresco e, grazie a ciò, vengono molti turisti proprio per rinfrescarsi e per godersi il paesaggio naturale. Normalmente Cervaro è un paesino tranquillo, solo che in estate diventa molto animato. Sempre grazie al clima, infatti, vengono organizzate moltissime feste. È possibile godersi, insieme ai propri amici, tanto cibo buono accompagnato da musica e balli fino a tarda notte. Concludo dicendo che non saprei se è meglio vivere in campagna o in città. Ognuno ha un’opinione diversa. In questo paesino mi trovo benissimo. Cervaro è vita, è socializzazione.  Anche in città secondo me si vive bene ma… chi lo sa? 

Francesco 3B

martedì 14 marzo 2023

Un anno di guerra

 

Tutto è iniziato con l’invasione da parte della Russia in Ucraina il 24 febbraio 2022, quando quest’ultima aveva il grande desiderio di unirsi all’Unione Europea. Prima l’Ucraina faceva parte della Russia, dell’Unione Sovietica per la precisione, ma si distaccò in seguito alla caduta del muro di Berlino quando anche altri stati divennero indipendenti. Putin, a capo della Russia, nel 2014 occupò militarmente la Crimea annettendola alla Russia come Repubblica di Crimea a seguito di un referendum popolare avvenuto il 16 marzo. Lo scorso anno iniziò a invadere l’Ucraina inviando i suoi carri armati  nella regione del Donbass e bombardando la capitale Kiev. A capo del governo ucraino c’è Zelensky che prontamente organizzò una resistenza armata che la Russia non si aspettava. Molti cittadini scapparono e molti altri si unirono all’esercito ucraino. Un anno intero di devastazione che ha provocato vittime innocenti non è ancora bastato, perché a quanto pare ancora non si è giunti a nessun accordo e nessuno spiraglio di pace sembra concretizzarsi. L’aspetto più preoccupante è costituito dalla minaccia nucleare e dal possibile scoppio di una terza guerra mondiale,infatti nessuna parte sembra cedere e la decisione del blocco occidentale di inviare armi e aiuti all’Ucraina viene rafforzandosi di giorno in giorno. La chiamano “escalation” e fa paura a tutti.

Dalle notizie che apprendo nei vari TG ho capito che Putin ha la responsabilità dell’invasione perché l’Ucraina è libera di essere indipendente e non dovrebbe subire questa prepotenza. Secondo me Putin vorrebbe ritornare a dominare come ai tempi dell’Unione Sovietica, ma non potrebbe mai accadere perché ormai gli Stati che sono diventati indipendenti non tornerebbero mai indietro.

Spero che la guerra finisca presto e che Zelensky e Putin trovino un accordo di pace evitando così che il conflitto si allarghi coinvolgendo altri stati in una pericolosa terza guerra mondiale.

Matteo 2B   illustrazioni Gabriele 2B